Violata la tregua in Libia. Scontri a Sud di Misurata: 17 le vittime. Onu: “Siamo rammaricati per quanto sta succedendo”.
TRIPOLI – Violata la tregua in Libia. Nella giornata di mercoledì 22 gennaio 2020 l’esercito di Haftar ha annunciato di aver lanciato sei razzi contro l’aeroporto di Tripoli. Nessun ferito ma il governo libico ha sospeso i voli per precauzione. Nei giorni successivi il militare ha messo nel mirino la città di Misurata con degli scontri che hanno provocato la morte di 17 persone.
Una violazione del cessate il fuoco che potrebbe terminare nelle prossime settimane visto che, come annunciato dall’Onu, in queste ore i due leader hanno iniziato una negoziazione per cercare una tregua permanente. In caso di via libera potrebbe essere il primo passo verso una pace. Con l’Ue che aspetta l’ok per andare in Libia e facilitare l’accordo tra i due leader.
L’Onu: “Rispettate il cessate il fuoco”
Il blitz di Haftar è arrivato nel giorno del nuovo appello dell’Onu. Il Consiglio di Sicurezza al termine di una assemblea straordinaria ha chiesto a tutti di “impegnarsi in maniera costruttiva nel lavoro della commissione militare 5+5 al fine di trasformare la tregua in un cessate il fuoco il più presto possibile“.
E soprattutto agli attori principali di questa guerra di “rispettare gli accordi presi a Berlino con la firma del documento finale“. Ma da parte di Haftar nessuna intenzione di mantenere la tregua fino ad un cessate il fuoco definitivo.
Al-Sarraj prepara la risposta ad Haftar
La tensione in Libia è sempre più alta e al-Sarraj potrebbe presto risponde ai razzi lanciati da Haftar. Il presidente libico si era detto disposto alla tregua ma non ad un accordo definitivo con il generale. Il mancato rispetto del cessate il fuoco, però, lo potrebbe portare a non rispettare gli accordi di Berlino e attaccare l’esercito guidato dal generale.
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